L’ambasciatore italiano negli USA Armando Varricchio ha inaugurato un lungo calendario di eventi che ricorderanno la fruttuosa collaborazione tra i due Paesi.
“Il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti è un’occasione per celebrare i nostri due Paesi, la lunga amicizia tra i nostri popoli e gli stretti legami tra le nostre comunità, i valori che da sempre condividiamo e la creatività che ispira l’un l’altro”: lo ha detto l’ambasciatore italiano negli USA Armando Varricchio, presentando, a inizio gennaio 2021, le iniziative che si svilupperanno nel corso dell’intera annualità.
Si tratta di una ricorrenza simbolica importante per rilanciare il nostro Paese negli Stati Uniti, dopo mesi difficili segnati dalla pandemia, e promuovere i nostri interessi strategici, economici, scientifici e culturali, grazie a strumenti quali il Patto per l’Export, che ha stanziato importanti risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.
Sarà anche l’occasione per mettere in luce il nostro ruolo e le opportunità di cooperazione in settori chiave quali innovazione, tecnologia, ricerca, economia e commercio. Un particolare focus sarà riservato alle giovani generazioni nel rinsaldare le relazioni transatlantiche.
L’intero Sistema Paese negli USA prenderà parte alle celebrazioni. Molti degli eventi in programma vedranno anche la partecipazione dell’Amministrazione americana. Complessivamente otto i settori che attraverso una fitta programmazione scandiranno i 160 anni di rapporti diplomatici: storia e politica, giovani, arte, musica e cinema, lingua e letteratura, innovazione e tecnologia, scienza e spazio, per finire con l’economia. Saranno inoltre messe in luce le collaborazioni e le partnership con università, musei, aziende ed enti culturali, sia in Italia che negli USA. Eventi e attività per celebrare il passato, il presente e ovviamente anche il futuro, tutti sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

AMBASCIATORE. Armando Varricchio, ambasciatore italiano negli Stati Uniti. Illustrazione di Antonella Martino. VNY La Voce di New York.
Negli Stati Uniti vivono almeno 18 milioni di italo-americani. L’Italia negli USA, oltre ovviamente all’Ambasciata che ha sede nella capitale, è presente con rappresentanze consolari a Boston, Chicago, Detroit, Philadelphia, Houston, Los Angeles, Miami, New York, San Francisco e anche a Washington D.C. Inoltre si può aggiungere anche la fitta rete dei consoli onorari, complessivamente sono 34, si va dall’Est all’Ovest, da Springfield (Massachusetts) fino a Seattle (Washington).
Durante tutto il 2021 si potranno seguire le celebrazioni online attraverso quello che è stato ribattezzato “guestbook”, dove si potranno anche condividere messaggi, idee e testimonianze.
La storia delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti d’America ufficialmente iniziò nel 1861, quando fu proclamato il Regno d’Italia. Fin dal 1840 gli USA sono stati presenti sul nostro territorio. Tuttavia nel 1891 le relazioni ebbero un’interruzione quando il governo italiano interruppe i rapporti diplomatici, ritirò l’ambasciatore (poi imitata dagli States in Italia) e ci furono addirittura minacce di guerra, in seguito al linciaggio di 11 italiani avvenuto a New Orleans. Per un anno i due Paesi rimasero isolati, quindi il ritorno lento alla normalità quando il presidente USA Benjamin Harrison accettò di far risarcire le famiglie delle vittime.
Negli ultimi settant’anni queste relazioni si sono consolidate nell’ambito degli organismi di cooperazione internazionale che vedono presenti entrambi i Paesi e, in primis, il Fondo Monetario e la Banca Mondiale, che hanno sede a Washington e, nel campo della difesa, l’Organizzazione per il Patto Atlantico, la Nato.
Maggiori informazioni sono disponibili sui social media @ItalyinUS e sul sito ambwashingtondc.esteri.it