Per la prestigiosa casa editrice Newton Compton, Angelo Floramo ha predisposto negli ultimi anni tre importanti e corposi volumi sul Friuli. Nel 2017, Forse non tutti sanno che in Friuli… Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di una regione tutta da scoprire, 407 pagine; nel 2018 Storie segrete della storia del Friuli, altre 315 pagine e, nel 2019, Le incredibili curiosità del Friuli. Luoghi nascosti e aneddoti imperdibili di una regione ricca di fascino, per altre 250 pagine.
Arriva ora il quarto volume: Breve storia del Friuli. Le radici e l’identità di una regione di confine, sospesa tra tradizione rurale e innovazione cittadina, che compie un percorso suggestivo, tutto da leggere, dalle vicende più antiche a quelle più recenti di una regione, che nell’immaginario collettivo degli italiani, viene spesso considerata come un luogo strano e ignoto, dove si parla una lingua incomprensibile.
Angelo Floramo è uno dei personaggi particolari della cultura e della letteratura friulana in quanto, studioso rigoroso della storia locale, nei suoi molteplici libri ha saputo anche interpretare lo spirito di una complessa identità popolare e di frontiera, come con il volume d’esordio, Balkan Cirkus, nel 2013, e poi L’Osteria dei passi perduti e La Veglia di Ljuba.

Laureato in Filologia Latina Medievale, insegna Lettere e Storia, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli per la sezione antica, manoscritti e rari e ha collaborato con l’Archivio Storico Italiano. La sua biografia ci racconta che vive con le tre donne della sua vita a Borc, sperone longobardo sul fiume Tagliamento, e per le sue ricerche ha visitato, e continua ancora ad esplorare, le più antiche biblioteche di conservazione in Italia e in Europa, perdendosi spesso nella fascinazione di monasteri nascosti agli occhi del mondo.
Angelo Floramo questo suo nuovo libro sul Friuli lo commenta così: “La memoria di un popolo è quel patrimonio di segni, architetture e memorie che appartiene a tutti. Si annida nel profilo di un paesaggio, dove la natura si abbraccia alla cultura e la fatica può anche diventare bellezza e poesia. Per poter godere consapevolmente di tutto questo è necessario conoscere la storia. Bisogna raccoglierne con fatica le tracce nei faldoni degli archivi, o scavando nel grembo della terra”.
La sua Breve storia del Friuli dalle prime tracce di una remota antichità, prosegue di età in età alla scoperta delle vicende che, dalle civiltà dei tumuli, portarono alla magnifica Aquileia, quarta città di tutto l’impero romano, per passare per il patriarcato medievale, la dominazione veneziana, Napoleone, fino alle più recenti vicende della seconda guerra mondiale. Una storia sociale, in cui cultura, economia e paesaggio diventano chiavi importanti per comprendere meglio un territorio fiero e ricco di fascino.