L’Associazione di Promozione Sociale Clape celebra i 25 anni della sua fondazione avvenuta il 22 marzo 1996.
di LUCIO GREGORETTI
Il 22 marzo 1996, Romeo Pizzolini, Antonio Fregonese, Lucio Roncali, Ferruccio Clavora, Franco Braida e Dino Chiabai registrarono lo statuto dell’Associazione Clape dal Mont, che s’in dall’inizio, attraverso l’impegno generoso dei fondatori, diede vita ad una serie di iniziative per promuovere i legami e i diritti dei corregionali nelle diverse parti del mondo.
Primo presidente venne eletto Romeo Pizzolini, affiancato da Lucio Roncalli e Dino Chiabai. Si trattò di un’azione appassionata: la Clape volle essere presente e anche di stimolo nell’alimentare il dibattito sul ruolo e sulle prospettive dell’associazionismo dei corregionali, in un contesto di trasformazioni e cambiamenti epocali. L’attività è stata sempre caratterizzata da un’azione concreta, con l’attivazione di uno Sportello per chi era interessato a rientrare in regione, ma anche per conservare i legami con i corregionali sparsi nei vari Paesi, nonché da molte attività culturali, essenziali per mantenere il segno profondo delle radici e dell’identità, con eventi, pubblicazioni, conferenze.
Da quel 1996, le trasformazioni della realtà dei corregionali e quella del Friuli Venezia Giulia sono state rilevanti. Gli scambi e le comunicazioni sono diventati molto più facili, rendendo i rapporti più frequenti e diretti; si sono fatte strada le seconde e le terze generazioni, che hanno modi diversi di interpretare e vivere la comunità di appartenenza dei padri o dei nonni che lasciarono la regione. Il nostro stesso territorio si è trasformato ed è diventato una realtà dinamica che può offrire opportunità e trasferire know how, ha una maggiore consapevolezza del proprio ruolo, ma conserva forti i valori e le identità che hanno sempre ispirato le nostre comunità.
In questo contesto anche la Clape ha avuto una costante evoluzione. Adeguandosi alle norme sul Terzo Settore, è diventata un’Associazione di Promozione Sociale; dal 2006 ha realizzato importanti progetti di cooperazione allo sviluppo coinvolgendo le nostre comunità all’estero; nel 2018 è stata riconosciuta dalla Regione in base all’apposita legge sui corregionali e l’attuale giunta regionale, dal 2019, ha coerentemente modificato il regolamento consentendo la partecipazione ai relativi progetti.
Chi ha raccolto il testimone dai primi fondatori ha la responsabilità di continuare la missione originale. Venticinque anni non sono molti, ma neppure pochi. Il lavoro è stato tanto. Per questo la ricorrenza va celebrata nel modo migliore.