In un’esposizione a Monfalcone, un viaggio nell’archeologia e nell’arte per esplorare le tracce storiche di un tempo di grandi trasformazione.
Il ritrovamento, nel corso dei lavori di restauro del municipio, di parti della cinta muraria di età medievale e della relativa porta-torre settentrionale, con all’interno resti di edifici – i quali nel loro insieme hanno restituito significativi lotti di materiale ceramico e vitreo, nonché la spada a doppia impugnatura – ha aperto di fatto finestre del più alto significato per la Città di Monfalcone della sua storia, che verrà raccontata nel museo in fase di realizzazione nel luogo dei ritrovamenti.
Partendo da questa premessa l’esposizione La Città murata nel segno di Dante, alla galleria di piazza Cavour, consente di gettare uno sguardo inedito sull’evoluzione, fra milletrecento e milleseicento, delle cittadelle più importanti della regione e valorizzare il significato che Alighieri è venuto ad avere nell’identità del territorio di confine.
L’evento è frutto della collaborazione di importanti istituzioni, assieme al Comune e all’Associazione Ponti d’Europa, i musei nazionali di Aquileia e di Cividale, i musei civici di Udine, Trieste e Pordenone, il Museo Diocesano e le Gallerie del Tiepolo di Udine, l’ERPAC. Questa collaborazione ha consentito di portare alla visione del grande pubblico opere e manufatti inediti, vere e proprie eccellenze archeologiche, che consentono di testimoniare l’importanza che le città murate come luoghi del vivere comunitario ebbero fra medioevo e rinascimento.

CITTÀ MURATA. Reperti della Città Murata di Monfalcone.
Lo scavo all’interno del municipio di Monfalcone ha permesso di riportare alla luce la sequenza ininterrotta di tutte le fasi di occupazione dell’area, a partire dalla prima frequentazione medievale fino ai giorni nostri. L’arco cronologico interessato, che copre un periodo compreso tra il XII-XIII secolo e il 1860, è di per se un periodo molto conosciuto, che dal punto di vista archeologico può contare, solamente nella nostra regione, su una miriade di informazioni provenienti da centinaia di contesti di scavo.
La straordinaria importanza dello scavo all’interno del municipio di Monfalcone consiste invece nell’aver indagato, in maniera approfondita e puntuale, lo sviluppo di un intero quartiere urbano di un centro abitato di pianura, dal primo insediamento alla sua strutturazione in centro fortificato, al successivo sviluppo di cittadina di confine, attraverso tutte le trasformazioni urbanistiche ed edilizie che, strettamente connesse agli eventi storici e politici dell’area, videro l’alternarsi di diverse entità statali, ognuna delle quali ha lasciato una precisa testimonianza della propria epoca, ma sempre all’interno di un quadro urbanistico coerente, dove l’uso e la funzione degli spazi urbani si trasforma ma non muta mai del tutto, consentendoci ancora oggi di scorgere, nelle strutture attuali, un’eco delle vestigia del passato.

CITTÀ MURATA. Reperti della Città Murata di Monfalcone.
Dal punto di vista archeologico risultano particolarmente significative le attestazioni relative alla primissima fase di frequentazione dell’area; nella nostra regione, infatti, il periodo compreso tra il XII-XIII secolo è conosciuto soprattutto attraverso l’indagine all’interno delle chiese e di siti fortificati, spesso ubicati in altura, con caratteristiche eminentemente militari.
I castelli, a partire dalla stessa rocca di Monfalcone, ci raccontano la storia militare del Friuli Venezia Giulia, e testimoniano la vita delle classi sociali, nobili e milites in primis, che li occupavano. Gli edifici di cui conosciamo, almeno parzialmente, l’epoca di costruzione, l’aspetto, le dimensioni e l’ubicazione; per le strutture private, invece, abbiamo solo indicazioni generiche, riferibili sì ad edifici specifici, ma che non possiamo riconoscere archeologicamente; sappiamo, in generale, come erano fatte le abitazioni private, ma non possediamo riscontri oggettivi, non sappiamo come esse si rapportassero con il tessuto urbano, non sappiamo come interagivano con le costruzioni vicine ne con gli eventuali spazi pubblici.
L’esposizione offrendo una carrellata che possa risultare indicativa, attraverso le sue scansioni interne, di come si viveva negli stessi momenti in luoghi posti sotto altre autorità politiche e, allo stesso tempo, di come tali autorità politiche fossero a loro volta intrecciate in grovigli di avvenimenti e frutto di altre dinamiche sociali ed economiche, consente di esplorare i segni di periodi di grandi mutamenti e trapassi, in cui iniziano le manifestazioni delle dinastie di signori, che allo stesso tempo, sono non solo capi ma anche, molto spesso, mecenati, a loro volta legati a figure somme di poeti e artisti.

CITTÀ MURATA. Reperti della Città Murata di Monfalcone.