Antonio Nini Kuk nel 1967 fu il primo italiano a sbarcare e a partecipare al primo campionato nordamericano di “soccer”, nella squadra con i leggendari Ladislao e Gordon Banks.
di PAOLO POSARELLI
Anno 1967, Antonio “Nini” Kuk decise di abbandonare a campionato iniziato le maglie rosso alabardate della Triestina al cospetto del presidente, conte Giorgio Guarnieri, che rimase sbigottito e spiazzato dalla decisione di Kuk di iniziare una nuova carriera calcistica oltreoceano, con i Toronto Falcons del presidente Joseph Peters.
Famoso un epiteto ad alta voce del “paron” Nereo Rocco nella tribuna dello stadio Pino Grezar che, con il suo modo genuino di espressione, non nascondeva l’amarezza per la fuga canadese di Nini: “Brutto tocco de mona, dove cavolo te eri, a zogar con gli indiani? Dopo facciamo i conti”.

Il monfalconese Antonio “Nini” Kuk, Tony per i canadesi, sbarcò a Toronto nell’aprile del 1967. Figlio di una siciliana e di un sommergibilista austriaco, rimase ben presto orfano. I primi calci al pallone nel campetto del collegio di Redipuglia.
Ben presto si notò la stoffa del campione, un giocatore universale: la formazione della Romana di Monfalcone, militante nel campionato di Promozione, lo utilizzava in vari ruoli, da terzino, libero, stopper e mediano, finché Franco Previtali, osservatore dell’Atalanta di Bergamo, lo porta ad indossare la maglia neroazzurra della compagine orobica. Indimenticabile ricordo dove Kuk, in una partita amichevole contro il Milan, neutralizzò il mitico Jose Altafini.

Sarà Hector Leonardo Marinaro — direttore sportivo dei Toronto Falcons, neonata franchigia della National Professional Soccer League, che girava in Europa in cerca di calciatori — a contattare Kuk e ad avere un precontratto, visto che all’epoca era in rotta di collisione con la Triestina per motivi finanziari.
Il protrarsi delle divergenze con la dirigenza alabardata accelerò la scelta e decise la partenza verso il Canada, catapultato in una realtà tutta nuova, vicino a calciatori che provenivano da tutto il mondo, con l’indimenticabile incontro con l’asso cecoslovacco Ladislao Kubal e il portiere della nazionale inglese Gordon Banks, suoi compagni di squadra. Ben presto Kuk divenne idolo dei supporter canadesi ed ebbe grandi riconoscimenti da parte della dirigenza. Da considerare che Tony Kuk è stato il primo calciatore di nazionalità italiana a calcare i campi nord americani.