Progetto della Clape: formazione, assistenza tecnica e vetrina a Buenos Aires.
Promuovere una serie di iniziative atte a coinvolgere i corregionali in Argentina volte a rafforzare la competitività del sistema vitivinicolo e promuovere un modello di viticoltura sostenibile, per valorizzare la presenza, le loro competenze e le attività imprenditoriali e nello stesso tempo realizzare modalità di scambio con le aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia e le realtà economiche regionali.
È questo l’obiettivo principale del „Progetto integrato”, che ha come capofila l’Associazione Clape nel mondo. Si vuole in questo modo valorizzare il ruolo dei corregionali quali „ambasciatori” economici delle eccellenze regionali, per affrontare in modo moderno, dinamico e innovativo la sostenibilità economica e ambientale, la diversificazione della produzione. Si prevede il trasferimento della conoscenza attraverso un’azione di formazione per i corregionali da realizzare nel Friuli Venezia Giulia, l’organizzazione di una „vetrina-forum” forum a Buenos Aires e un’attività di assistenza tecnica e promozionale tra produttori.
Il Progetto si propone il coinvolgimento dei Vivai Cooperativi Rauscedo, la più grande azienda vivaistico-viticola del mondo, che produce annualmente 60 milioni di barbatelle, in grado di rispondere alle esigenze dei viticoltori di tutto il mondo, grazie anche alla presenza di referenti in tutti i paesi viticoli europei ed extra Europa. Sarà il punto di riferimento per tutte le attività di formazione della conoscenza viti-vinicola e nella propria foresteria ospiterà i corregionali argentini che saranno coinvolti nel miglioramento delle competenze.
A sua volta la Camera di commercio italo-argentina di Buenos Aires sarà il punto di collegamento e riferimento in loco per le associazioni dei corregionali e gli operatori e produttori coinvolti nel progetto e, in particolare, nella realizzazione della vetrina-forum, finalizzata a far conoscere e sviluppare gli scambi con le aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia e le realtà economiche regionali.

MENDOZA. Un panorama del vigneto Casa de Uco, situato proprio alle colline pedemontana delle Ande.
L’Argentina rappresenta il polo vitivinicolo tra i più importanti del Sud America. La regione ben si adatta, per le sue caratteristiche climatiche, alla coltivazione della vite, che si sviluppa lungo la catena delle Ande tra i 22 ° e i 42 ° latitudine sud. La grande ampiezza della superficie, unita alla struttura topografia delle valli andine, genera grandi variazioni climatiche che consentono la coltivazione di una vasta varietà di viti. In generale, si tratta di aree con inverni ben circoscritti, estati calde e clima soleggiato nella maggior parte dell’anno. L’altitudine delle aree coltivate varia tra 250 e 3.000 metri sul livello del mare. Attualmente l’Argentina ha una superficie coltivata a vite di circa 215.000 ettari e ha circa 24.100 vigneti (fonte I.N.V. febbraio 2020).
Il principale fornitore argentino del comparto degli spumanti è la Francia (storicamente il 1° fornitore), con una quota di circa l’80% in media di tutte le importazioni di spumanti, seguito dalla Spagna. Numerose sono le aziende italiane del settore presenti in Argentina con filiali produttive.
Nell’ultimo decennio, si è sviluppata una corsa all’ammodernamento delle colture e della qualità dei vigneti e dei vini, oltre alla costruzione di cantine attrezzate, spesso, con impianti e tecnologia italiana. Tutti questi elementi d’analisi rafforzano la validità del progetto, rivolto in specifico ai medio produttori e ai giovani della nostra comunità di corregionali indirizzati a rafforzare la loro imprenditorialità. Al progetto hanno aderito tutte le associazioni regionali dell’emigrazione e si prevede anche il coinvolgimento dell’Università di Udine.
Gli italiani a Mendoza, una storia legata al vino
Non si può pensare all’Italia senza pensare al vino. È un prodotto alimentare che è impossibile separare dalla cultura, la storia e le tradizioni italiane. Quando si pensa a Mendoza, la regione all’ovest del paese dell’Argentina, pure qui la produzione del vino definisce la cultura, la storia e l’economia della zona.
L’industria vinicola a Mendoza si è sviluppata a partire dai primi fondatori della città, ai colonizzatori spagnoli, fino all’arrivo degli immigrati dell’Europa del sud (soprattutto gli italiani). Decisivo, in particolare, è stato il ruolo degli immigrati italiani sulla produzione vinicola durante il periodo più grande del flusso migratorio in Argentina, dal 1880 circa fino al 1915.
Si può riscontrare la loro influenza straordinaria in vari settori che riguardano il vino: la produzione, l’enologia e l’agricoltura, il commercio, l’istruzione nelle scuole di viticoltura e dell’agricoltura, e la competenza tecnica, accademica, meccanica e degli affari che hanno portato con sé e che hanno sviluppato come nuovi cittadini argentini.