Powered by Clape.eu

9 March 2025
titolo legami

Le idee e le culture dell'emigrazione

Direttore: Lucio Gregoretti

9 March 2025
titolo legami

Le idee e le culture dell'emigrazione

Direttore: Lucio Gregoretti

Powered by Clape.eu

Categoria 9 In primo piano 9 Aquileia: capolavori nella storia

Aquileia: capolavori nella storia

Aquileia: capolavori nella storia

I mosaici pavimentali della Basilica di Santa Maria Assunta del IV secolo e i resti musivi di età romana e paleocristiana patrimonio dell’UNESCO.

di GIORGIO PACOR

La basilica patriarcale di Aquileia – fondata su preesistenti magazzini, per volere del vescovo Teodoro (310-319), rifatta più ampia il secolo dopo ma distrutta dagli Unni nel 452, poco più tardi riedificata su una planimetria ormai analoga a quella attuale – deve le forme odierne ai sostanziali rifacimenti romanici messi in atto da Poppone (1021-31) e ai restauri in forme gotiche seguiti al terremoto del 1348. Lavori d’epoca veneziana definirono poi dettagli e decori.

All’interno della chiesa, vi appare assolutamente eccezionale la pavimentazione musiva dell’epoca di Teodoro: i riquadri con figurazioni, scoperti nel 1909, costituiscono il più vasto mosaico dell’Occidente cristiano. Entrando in Basilica, dirigendosi a sinistra, dove si apre una porta che dà su quella che si indica, alquanto impropriamente come “cripta degli scavi”, si accede nell’aula settentrionale, quella rovinata dalle fondamenta del campanile. Nel pavimento musivo rimasto in quest’aula, pare concretato, con una gioiosa festa, il concetto della perfetta vita cristiana e quindi della vita paradisiaca come adesione fedele alla volontà divina: “e ‘n la sua volontade è nostra pace”, dirà Dante. 

In questa visione appare comprensibile l’abbinamento dell’ariete con la lotta del gallo con la tartaruga, nella quale si deve intendere l’antefatto, la condizione preliminare e indispensabile per il raggiungimento di quella serenità spirituale. Grazie alla redenzione l’uomo può raggiungere la libertà dal male e dalla morte con la propria partecipazione attiva, con una lotta che è lotta della verità contro l’errore, della luce contro le tenebre. Il gallo infatti, annunciatore della luce, è visto come simbolo augurale di vittoria e come tale e come ammonitore è proposto alla meditazione dei cristiani. Nella tartaruga, invece, anche per un’interpretazione che la voleva “abitatrice del Tartaro”, era facile riconoscere i caratteri opposti a quelli del gallo. In queste scelte poterono anche inserirsi le iconografie precristiane.

L’aula meridionale di Teodoro, cioè quella che si dispiega davanti a noi appena entrati in Basilica, mostra il Buon Pastore: è questa l’immagine che ribadisce immediatamente il concetto già espresso nell’aula settentrionale e lo rende anche più chiaro. Cristo Buon Pastore, accoglie e guida chi fiducioso si affaccia alla comunità dei credenti.

Il celebre pavimento mosaicato dell’aula meridionale, dove si tenne il celebre Concilio del 381, con cui venne condannato l’arianesimo in tutto l’Occidente, si distingue in quattro campate, ma queste non compongono fasce trasversali: sono divise fra di loro in tre comparti, salvo l’ultima campata che mostra un soggetto unico e continuo. I mosaicisti che lavorarono nell’aula meridionale non erano imbevuti di quel particolare gusto per il colore, goduto come vibrazione intensa, quasi spessore luminoso della realtà oggettiva, che caratterizzava l’orientamento formale del primo maestro, attivo nell’aula settentrionale.

Nell’aula meridionale e in gran parte della stessa aula settentrionale sono utilizzati spesso gli stessi cartoni ma non lo stesso tipo di tessere e nemmeno la stessa concezione della figura e della lingua pittorica: c’è un rifiuto del colore trionfante e del turgore plastico in favore di una linea che serra e contrae delle silhouettes fortemente efficaci nonostante questa semplificazione o, anzi, ricuperate anche in senso naturalistico perché sottratte a una vivacità coloristica sommergente e dispersiva. È questo un effetto degli orientamenti formali del tempo di Costantino.

Mosaico nella Basilica di Aquileia

CAPOLAVORO. “Il capolavoro dell’arte cristiana di enorme rilevanza religiosa, storica e artistica. La campata orientale del mosaico teodoriano nella Basilica di Aquileia è interamente occupata dagli episodi della celeberrima storia biblica di Giona. All’interno di una popolazione marina (polpi, delfini, seppie, ecc.) e acquatica (anatre), ravvivato da scene di pesca, il magnifico capolavoro racconta i tre momenti della saga dell’Antico Testamento: Giona gettato in mare da una barca e inghiottito da un mostro marino; restituito dopo tre giorni e in riposo sotto una pianta di cucurbitacee. Un’allegoria della resurrezione di Cristo e del destino ultraterreno che attende i battezzati. La mirabile sequenza di immagini di Aquileia potrebbe essere definita come un’esegesi musiva della storia del profeta Giona: essa è, in realtà, una vera e propria parabola anticotestamentaria che ha conquistato l’arte cristiana fin dalle origini”. (Gianfranco Ravasi)

Mauro Sabbadini – Ambasciatore Clape Nel Mondo

MAURO SABBADINI, Ambasciatore della CLAPE nel MONDO, coordinatore delle attività delle rappresentanze in Argentina,...

Vienna _ Una friulana nella capitale austriaca

di Isabella Crimini Una friulana nella capitale austriaca: io, qui, imparo ogni giorno e mi metto alla prova e mi...

Lezioni di stile _ Al servizio dell’informazione

di Lucio Gregoretti Ci sono molti motivi per parlare male dell’informazione; ma non esageriamo “Stiamo vivendo da anni...

Azioni e interazioni _ tra Caffè e Cacao, capitalismo e spiritualità

Letture di evasione, film di evasione, momenti di evasione: termini ed abitudini consolidate oramai nella...

Pasolini, il viaggio magico nel Friuli e nell’Adriatico

Cent'anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, 1922 - 2022.di LUCIO GREGORETTIPier Paolo Pasolini nasce il 5 marzo...

La spada e la croce: il vecchio Friuli e la Chiesa.

I rapporti tra governi e istituzioni civili con la Chiesa di Roma nel periodo medioevale e il ruolo del patriarcato di...

Il giramondo

Nel 1974 Haiti visse un momento di popolarità legato allo sport: si qualificò per il mondiale di calcio. Artefice del...

Quella villa dell’ultimo doge

L’edificio, iniziato nel Seicento, fu completato nei primi decenni del secolo seguente. Rieccheggia la palladiana con...

Mušič, il viaggio della vita

La straordinaria avventura artistica e umana di Zoran Mušič, che seppe raccontare i sentimenti e le proprie emozioni...

Omaggio a Tomizza

Sono passati trent’anni da quando Fulvio Tomizza venne premiato nella selezione del Campiello con “I rapporti...

Mauro Sabbadini – Ambasciatore Clape Nel Mondo

MAURO SABBADINI, Ambasciatore della CLAPE nel MONDO, coordinatore delle attività delle rappresentanze in Argentina, esperto di progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, formatore, animatore di iniziative culturali e nella gestione di gruppi giovanili...

Vienna _ Una friulana nella capitale austriaca

Sono grata a questa città di avermi accolto, di avermi dato l’opportunità di affermarmi nel lavoro e nella vita, di offrirmi ogni giorno nuove possibilità di crescita: insegnare italiano con dedizione ed entusiasmo è il mio, silenzioso ma accorato, modo di ricambiare.

Lezioni di stile _ Al servizio dell’informazione

Stiamo vivendo da anni un eccezionale processo di trasformazione tecnologica e sociale, così vasta e così profonda quale mai si è avuta nella storia dell’umanità; un processo che ha preso avvio con l’invenzione del computer, è proseguito con la digitalizzazione e con internet e ha trovato come coprotagonista la televisione, cioè un medium che non si limita a trasmettere messaggi ma è essa stessa un messaggio, un medium che ha modificato e modifica anche le nostre capacità di percezione e di reazione.

Azioni e interazioni _ tra Caffè e Cacao, capitalismo e spiritualità

l’essere umano, con il suo intreccio di relazioni ed interazioni, ha creato un sistema sociale di valori e norme condivisi che è esondato dal suo ruolo originario ed è diventato un controllore.

Pasolini, il viaggio magico nel Friuli e nell’Adriatico

Cent'anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, 1922 - 2022.di LUCIO GREGORETTIPier Paolo Pasolini nasce il 5 marzo 1922, un anno destinato a lasciare un’impronta importante nella storia, a partire dalla presa del potere di Stalin e dalla marcia su Roma, il 28 di...

La spada e la croce: il vecchio Friuli e la Chiesa.

I rapporti tra governi e istituzioni civili con la Chiesa di Roma nel periodo medioevale e il ruolo del patriarcato di Aquileia, centro della vita religiosa del Friuli.di JACK DEGANOÈ di naturale interesse leggere articoli e storie riguardanti personalità friulane che...

Il giramondo

Nel 1974 Haiti visse un momento di popolarità legato allo sport: si qualificò per il mondiale di calcio. Artefice del miracolo fu Ettore Trevisan.di PAOLO POSARELLIEttore Trevisan, triestino classe 1929, giramondo che ama intensamente il football. È stato sicuramente...

Quella villa dell’ultimo doge

L’edificio, iniziato nel Seicento, fu completato nei primi decenni del secolo seguente. Rieccheggia la palladiana con influenze rococò.di GIORGIO PACORLudovico Manin nacque il 14 maggio 1725. È stato il 120° e ultimo doge della Repubblica di Venezia, dal 9 marzo 1789...

Mušič, il viaggio della vita

La straordinaria avventura artistica e umana di Zoran Mušič, che seppe raccontare i sentimenti e le proprie emozioni da Marco Polo agli orrori di Dakau.di LUCIO GREGORETTIZoran Mušič "Dipingo per me, perché lo devo fare. Per me è un po’ come respirare. Se mi...

Omaggio a Tomizza

Sono passati trent’anni da quando Fulvio Tomizza venne premiato nella selezione del Campiello con “I rapporti colpevoli”. Giacomo Scotti ricorda il grande autore.di GIACOMO SCOTTIConobbi Fulvio Tomizza quand'era giovane e stava a Capodistria, giornalista. Lo rividi...