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Le idee e le culture dell'emigrazione

Direttore: Lucio Gregoretti

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Categoria 9 Editoriale 9 Il sogno americano

Il sogno americano

Il sogno americano

L’invito rivolto ai giovani a realizzare le proprie aspirazioni, alla consegna della laurea magistrale honoris causa all’Università di Udine.

di MARIO COLLAVINO

Con impegno, passione e determinazione, ma anche con lo studio si possono sempre raggiungere grandi risultati. Ai giovani ripeto sempre che devono studiare e soprattutto lottare per realizzare i propri sogni. Mai arrendersi, crederci sempre e impegnarsi, e quando inevitabilmente si cade, rialzarsi subito e ripartire veloci.

Con tanta forza di volontà e con tanti sacrifici ho ottenuto ciò che mi ero prefissato. Quando ho lascito l’Italia e il mio Friuli, io ero una persona demoralizzata. Oggi sono orgoglioso e contento di quello che ho fatto. Sarei pronto a rifarlo anche ora. Ho iniziato facendo il muratore nella scuola serale di San Daniele del Friuli, e per questo il parroco del paese mi chiamò ad aiutarlo nei lavori di riparazione della chiesetta di San Giovanni in Monte, danneggiata dai bombardamenti della guerra. È uno dei lavori più importanti che ho fatto e ancor oggi ne sono fiero.

Sono emigrato in Canada, nel 1954 assieme a mio fratello abbiamo fondato la “Collavino Brothers Construction Company” per lavorare in proprio nel campo dell’edilizia. Il primo lavoro fu un marciapiede in ciottolato; subito dopo arrivarono altri lavori di ristrutturazione e qualche casa nuova. Il lavoro cresceva e cominciammo ad assumere alcuni operai. Negli anni Sessanta arrivarono i primi lavori “importanti”: grattacieli, ponti e strade, in tutto il territorio canadese e statunitense. Nel 1980 l’impresa cominciò a espandersi in Egitto, Sri Lanka, Camerun, Kenya e nell’isola Mauritius. Nel 1990, suddividendo l’iniziale impresa, insieme ai miei figli continuai nel settore delle opere edili.

Mario Collavino alla consegna della laurea magistrale honoris causa all’Università di Udine

MARIO COLLAVINO. La vita di Mario Collavino è una storia tra le più esemplari dell’emigrazione friulana del dopoguerra. Nato a Muris di Ragogna, il 12 giugno del 1932, ottenuta la licenza elementare, iniziò a fare il muratore nella scuola serale di San Daniele del Friuli. La fame, la miseria e la mancanza di lavoro avevano intanto spinto tanti giovani a emigrare. Così, anch’egli nell’aprile del 1952 si imbarcò a Genova con destinazione Canada e la città di Windsor, dove si ritrovò con lo zio Giovanni e il fratello Valentino, detto Arrigo. Nel 1954 Mario e Arrigo fondarono la “Collavino Brothers Construction Company” per lavorare in proprio nel campo dell’edilizia. Negli anni Settanta l’impresa Collavino realizzò grattacieli, ponti e strade in tutto il territorio canadese e statunitense. Iniziò l’espansione e diventò, negli anni, una protagonista mondiale nelle costruzioni.

 

Tra gli importanti lavori realizzati in Canada e negli USA, gli aeroporti di Pittsburg e Detroit, il Lions Stadium da 50 mila posti e il Tiger Stadium da 45 mila posti, il Borgata Hotel di 50 piani e 2 mila stanze. Questi lavori sono stati eseguiti sotto la direzione dei miei figli Paolo e Renzo. Paolo è tuttora incaricato di seguire la costruzione dei lavori in Canada, dove in questi anni ha realizzato molti prestigiosi progetti: il centro commerciale di Windsor con uno stadio coperto per 10 mila persone, 4 piste di hockey e pattinaggio, un complesso di 250 ettari di impianti di energia solare, l’edificio scolastico per la facoltà di Ingegneria dell’Università di Windsor, mentre mio figlio Renzo ha seguito i lavori a New York nella ricostruzione della torre One WTC di Ground Zero. Con i suoi 541 metri di altezza, pari a 1776 piedi, è stata progettata come la torre più alta d’America e la sua altezza di 1776 piedi è stata scelta per ricordare l’anno della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Devo un grazie particolare a mia moglie Maria, ai miei figli, ai miei generi, alle mie nuore e ai miei adorati nipoti che mi sono sempre stati vicini con il loro affetto. E un ricordo affettuoso e riconoscente anche per i miei genitori che mi hanno dato la vita e mi hanno insegnato a vivere secondo i loro principi e le loro regole.

Mario Collavino

RICONOSCIMENTI. Mario Collavino con il progetto della Freedom Tower, realizzata a New York dalla Collavino Construction Company.

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