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Uno scienziato in punta di piedi

Uno scienziato in punta di piedi

George Speri Sperti, protagonista di importanti e famose invenzioni come la lampada a raggi ultravioletti.

di JACK DEGANO

La signora Carolina Speri Sperti voleva assolutamente che il figlio Giorgio Jr. (1900-1991) diventasse un artista. Ma il piccolo Sperti dovette ammettere che l’arte non sarebbe stata il suo forte. Lo era invece la scienza. Il padre, Giorgio Senior (1863- 1938) continuava volentieri a far andar avanti le sue due attività di sartoria e lavanderia, così che il figlio potesse andare all’università. Mentre la sorella Mildred continuava ad aiutare i genitori e poi il fratello.

La famiglia, proveniente da Pisa, viveva a Covington, una cittadina del nord del Kentucky, sulla sponda del fiume Ohio e dirimpetto alla ben più grande e rinomata Cincinnati. Ambedue i figli erano nati in America. Giorgio Sperti Jr. mostrò quasi immediatamente di avere delle doti intellettuali eccezionali, particolarmente nel campo della scienza e della ricerca.

Si laureò in ingegneria elettrica nel 1923 presso l’università pubblica di Cincinnati e, già nel 1925, era direttore del laboratorio di ricerca dell’università. Per ben 10 anni servì l’università come professore e direttore del laboratorio di ricerca scientifica e membro di alcune organizzazioni scientifiche nazionali.

Fu in quei primi anni che il suo genio si manifestò. Basandosi su concetti teorici e sperimentazione, inventò il metodo per irradiare il latte senza danneggiarne la vitamina D. Da quel primo brevetto nacque la sua forse più famosa scoperta: la lampada a raggi ultravioletti, tuttora di uso quasi universale. Ma ben presto i suoi interessi non ebbero limiti. Brevetti si susseguirono a brevetti. E le varie industrie che ne seguivano il progresso andavano a gara ad acquistarne i diritti.

La compagnia General Foods acquistò il brevetto sul latte per 300 mila dollari. Somma non da poco per quegli anni. E, a meraviglia di tutti, Sperti non si tenne un centesimo: la somma venne regalata al laboratorio dell’università. Gesto che si ripeterà per i successivi cinquant’anni. Il giovane ricercatore preferiva starsene in disparte e aiutare la ricerca anche con i fondi che egli aveva meritato. “Non cerco il vantaggio personale, ma il progresso per il bene comune.” Tutti i proventi venivano devoluti alle organizzazioni in cui operava.

George Sperti

L’ISTITUTO SAN TOMMASO

In un clima di opposizione tra scienza e fede, Sperti si schierò apertamente in favore di ambedue i rami dell’umana tendenza. Egli non condivideva l’opposizione. Per lui la conoscenza delle leggi naturali e della loro applicazione alla realtà del creato era un passo verso il divino. Fu così che nacque l’idea di un istituto di ricerche scientifiche ispirato al grande San Tommaso d’Aquino.

Con l’appoggio dell’arcivescovo di Cincinnati, John McNicholas, nel 1935 fondò lo Institutum Divi Thomae. Il dottor Sperti ne rimase il direttore fino al 1988, anno in cui si ritirò dalla guida, in seguito a problemi di salute. Purtroppo la sua uscita determinò pure la chiusura della istituzione che lui aveva creato e animato. Tra i più pregiati ricercatori c’erano stati anche due preti, Cletus Miller e Cornelius Jansen. E alcune religiose, laureate in medicina e chimica, furono parte integrante della ‘famiglia di ricercatori.’

La lista di successi ottenuti dall’istituzione richiederebbe una seria ricerca e di sicuro coprirebbe diverse pagine. Basti dire che ben più di 120 brevetti furono scoperti e autenticati in quegli anni. La varietà dei brevetti apre gli occhi alla molteplicità di studi e ricerche: fisiologia delle piante; genetica; spettroscopia chimica; ricerca sul cancro; biochimica; biofisica; chimica organica; vitamine; ottica; filosofia della scienza.

George Sperti's House of Wonders, di Norman Carlisle

Buona parte della ricerca riguardante la medicina si collegava alla accettazione del ruolo dei cosiddetti “probiotici”. Questi sono micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite. Diverse scoperte di carattere biologico e medico originavano dallo studio dei probiotici. Sperti ammise che la sua ricerca sui probiotici, il suo ruolo nello studio del cancro e la pubblicazione del relativo libro nel 1971 furono una delle sue principali preoccupazioni che lo tennero coinvolto per una ventina d’anni.

Negli anni ’70 (tempo in cui il sottoscritto fu introdotto al dottor Sperti dal compianto dottor Gus Cassini, il quale attribuiva allo Sperti il proprio successo come pediatra), l’Istituto contava una quindicina di ‘studenti’ e seguiva le ricerche di ben 35 professori, in 16 altre istituzioni e università, ma legati al Divi Thomae.

Per un decennio l’istituto pubblicò una seria rivista scientifica, Studies of Basic Science Research. Contava ben 3 mila abbonati, in 40 diverse nazioni (copie della rivista sono ora in vendita su Amazon, a 50 dollari l’una!). L’Istituto aveva diversi sotto centri, come in Florida e in Pennsyilvania. L’amministrazione e il laboratorio principale erano in un imponente edificio nella città di Cincinnati.

Il dottor Sperti viveva assieme alla sorella Mildred – ambedue non sposati – in una semplice abitazione in mezzo ad una quasi foresta di circa 250 ettari a Burlington, nel nativo Kentucky, non lontano da Cincinnati. Lì faceva alcune delle sue ricerche, quali l’influsso della nutrizione sugli animali e manteneva migliaia di topi bianchi per l’uso del laboratorio a Cincinnati. 

Cartello della Boone County Historical Society, Burlington, Kentucky

PARCO. Cartello indicatore vicino a Burlington, Kentucky, nella contea di Boone. Il sentiero non asfaltato all’interno del parco, per lo più coperto di ghiaia, termina vicino a Gunpowder Creek, in un’area in pietra. Il torrente che si snoda nel parco, nel corso degli anni ha eroso la sua sponda, lambendo per alcuni lunghi tratti il sentiero.

 

Durante i 50 e più anni che l’Istituto operò, Sperti e i suoi scienziati si specializzarono in vari campi della scienza. Nella fisica fecero importanti scoperte, specialmente nell’ottica. Fu l’inventore del sistema di misurazione dell’energia (KVa) tuttora in uso. Già si è detto delle scoperte relative alla illuminazione con la lampada a raggi ultravioletti. Contribuì alla utilizzazione dei gas nelle lampade, ricerca che diede origine alle famose “lampade al neon” e altri tipi attuali di lampade a gas.

Nella chimica si specializzarono nell’irradiazione, sterilizzazione e surgelamento di cibi e bevande senza la perdita dei valori nutritivi e del sapore. Particolarmente benvenuta questa scoperta fu per le compagnie che producevano il succo di arancia. Nel campo dell’elettricità fecero diverse scoperte che, anche senza essere di per se stesse famose, furono utilizzate da altri, quali la marina e l’esercito.

 

LA CELLULA

Ma è soprattutto nel campo della biologia che Sperti ha dedicato le sue energie. La conoscenza del come la cellula agisce è basilare alla scienza biologica e alla medicina. Di qui lo studio delle vitamine, degli enzimi e del cancro. Sperti scoprì la presenza di piccoli elementi chimici entro la cellula, chiamati biodynes, che regolano il metabolismo delle cellule, fanno ricreare nuove cellule in sostituzione dei quelle danneggiate. Questo concetto dovrebbe aiutare a capire le cause e l’eventuale cura dei tumori.

Casualmente si trovò un derivato della cellula che stimolava la crescita positiva delle cellule stesse. Applicando il principio si provò ad usare l’unguento su una vittima di scottatura e ci si accorse che le cellule si riproducevano velocemente e il dolore spariva. Questo portò alla creazione della cosidetta preparation H, una pomata ora di uso universale per problemi emorroidali. Originariamente i componenti dell’unguento erano il fegato di squalo e i derivati del lievito.

Man mano che il prodotto venne ricreato nei vari paesi, gli elementi cambiano. Così pure l’uso. Recenti prodotti per il trattamento della pelle utilizzano i principi dell’originale PH. (Una curiosità: la compagnia che per decenni era stata proprietaria del brevetto – AHP/Wyeth – nel 2009 fu acquistata da Pfizer per più di 60 miliardi di dollari.)

La casa di George Sperti

ABITAZIONE. La casa che George Sperti costruì e in cui visse fino alla sua morte. Per gentile concessione della Boone County Public Library.

 

Il nome di Sperti è tipicamente legato alla lampada, alla preparazione H e ai probiotici. Ma il suo sogno era di aiutare la scoperta di una cura del cancro. Ricordo il suo disappunto per il fatto che le sue intuizioni sulla origine e possibile cura dei tumori non siano state proseguite da altri ricercatori. Lui aveva dato delle indicazioni che avrebbero dovuto essere seguite.

Una vita piena di successi non l’avevano insuperbito. Una ultima mancanza di successo non lo demoralizzava. C’era ancora la sua farm a Burlington. Poteva ancora scorrazzare con il suo cavallo nei suoi boschi. E Mildred, la sua indefettibile segretaria, avrebbe preparato una semplice cena.

Anni addietro Sperti era stato fatto membro della prestigiosa Accademia Pontificia della Scienza, creata dal papa Pio XI, che onora un numero assai limitato di scienziati di ogni parte del mondo e appartenenti ad ogni razza e religione. Un riconoscimento ben meritato, per il piccolo non-artista del Kentucky. Ne sarebbero stati ben orgogliosi i nonni Speri e Sperti di Pisa. 

Sperti Park

FATTORIA. Sperti acquistò 600 acri a partire dal 1933, per fungere da ritiro personale e come fattoria di ricerca. Ora la tenuta fa parte del Gunpowder Creek Nature Park ed è gestita e di proprietà della Boone County Parks. Il parco copre 22 acri boscosi, comprende un bosco di querce sul versante settentrionale della collina ed è una delle migliori aree boschive indisturbate rimaste nella regione.

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