Diventato uno degli artisti più famosi di Vancouver.
di DIEGO KUZMIN
Grazie ad un apposita legge (la 167 del 1962), quarant’anni fa Lucinico vide una notevole espansione in zone Peep, espropriate alle coltivazioni per realizzare case economiche e popolari, pure singole o in cooperativa.
Il progetto urbanistico dell’architetto Piccinato prevedeva una zona commerciale sulla strada principale di attraversamento, che negli anni settanta venne intitolata a C. Marega, come si legge sulle tabelle toponomastiche ai due lati della via. Chi era C. Marega lo racconta in rete Wikipedia inglese: “Charles Carlos Marega (September 24, 1871 – March 27, 1939) was a Canadian sculptor in the early 20th century” aggiungendo che “he was born in Lucinico, in the commune of Gorizia, then part of the Austrian-Hungarian Empire”.

SCULTORE. Un autoritratto di Marega.
Charles Carlos Marega (24 settembre 1871 – 27 marzo 1939) è stato uno scultore canadese all’inizio del XX secolo. Nacque a Lucinico, nel comune di Gorizia, allora parte dell’Impero austro-ungarico. Scriveva nel 1977 Celso Macor sulla rivista Lucinis, che l’anno prima un funzionario del Consolato d’Italia di Vancouver, chiedeva notizie al comune del lucinichese Carlo Marega, noto come “il più grande scultore del Canada occidentale” e allegando ritagli di giornale. Fino al quel momento nessuno sapeva più nulla di lui.

CARLO MAREGA. Cartolina storica del Lions Gate Bridge.
Da ragazzo aveva studiato tecniche decorative alla Scuola Arti e Mestieri di Mariano, per specializzarsi poi a Vienna presso lo scultore Oskar Tilgner, che apparteneva alla cerchia di artisti intorno al conte Karl Lanckoroński, mecenate, storico e, dal 1891, impegnato ricercatore nei primi studi archeologici di Aquileia, illustrati nel poderoso testo Der Dom von Aquileia, Vienna, 1906.
A Zurigo lavora con lo scultore Herman Panitz, sposandone poi nel 1899 la vedova Berta Schellenberg, di un anno più giovane. Dopo Zurigo nel 1906 la coppia raggiunge il Sud Africa, dove Carlo collabora col noto scultore olandese Anton van Wouw, decidendo poi per la California con tappa a Vancouver nell’ottobre del 1909, dove rimase per le ottime occasioni che offriva una grande città priva di scultori.

CARLO MAREGA. Uno scorcio del Burrard Bridge, inaugurato nel 1932. Foto: Archivi CoV.
Le commissioni sono numerose ma la più importante arriva nel 1938, l’anno prima della sua morte, a 68 anni, e due dopo quella dell’amata consorte, con il Lions Gate Bridge di Vancouver, ponte sospeso di quasi due chilometri, detto Ponte dei Leoni per le quattro figure di leone-sfinge ai due lati degli accessi, modellate in cemento colato coi stampi lignei da lui preparati. La notevole somiglianza con il ponte Qasr al-Nil a Il Cairo, dove i leoni-sfinge del 1872 sono dello scultore francese Jacquemart, fa pensare un viaggio via terra verso Pretoria, incontrando magari in Egitto il nostro architetto Lasciac che dal 1882 lì lavorava…

CARLO MAREGA. Carlo Marega nel suo studio con un leone di gesso, 25 luglio 1938. Foto: Archivi CoV.
Star goriziana a Vancouver
Nato nel 1871 in una famiglia borghese italiana a Gorizia, all’interno dell’Impero Austro-Ungarico, Carlo Marega ha studiato l’arte della scultura e il disegno artistico in gesso in Italia e a Vienna. Successivamente, ha lavorato a Zurigo, poi si trasferì in Sud Africa nel 1906, prima di stabilirsi a Vancouver nel 1909.
I Marega arrivarono a Vancouver proprio al momento giusto; la città era nel mezzo di un boom finanziario e si sforzava di diventare un luogo cosmopolita. Era il tempo perfetto per un uomo d’arte colto per entrare nella società di Vancouver e guadagnarsi da vivere.
Questo scultore italo-canadese ha creato una serie di monumenti eccezionali nei tre decenni successivi al suo arrivo nella Columbia Britannica. Come esponente di grande successo dello stile Beaux-Arts e successivamente dell’Art Déco, Marega ha prima introdotto e poi dato un contributo significativo al progresso della scultura nella tradizione europea.

CARLO MAREGA. Harding Memorial, Stanley Park, 1925, foto di Gary Sim.
Durante la sua carriera a Vancouver, Marega ha eseguito monumenti pubblici e sculture architettoniche per importanti edifici e ponti che sono riconosciuti oggi come punti di riferimento canadesi. Questi includono il memoriale di David Oppenheimer (1910), una fontana al re Edoardo VII (1912), un memoriale al presidente americano Warren Harding (1926), una fontana alla personalità di Vancouver Joe Fortes (1927), sculture per il Burrard Bridge (1932), una statua del capitano George Vancouver al Vancouver City Hall (1936) e i leoni per il Lions Gate Bridge (1939).
Ha anche eseguito intonaci decorativi per un certo numero di teatri, belle residenze ed edifici commerciali, oltre a una serie di piccoli pezzi di studio.

CARLO MAREGA. Lions Gate Bridge, leone orientale.