Una lunga stagione di impegno e di soddisfazioni.
di LUIGI RANGAN
La nostra associazione Amis du Frioul è stata creata in 2001. Il suo scopo era di riunire le famiglie friulane, nell’amicizia, e le tradizioni della nostra regione, fuori da qualsiasi idea politica. Per fare questo, abbiamo organizzato incontri festivi sia in Francia che in Friuli. Così ogni anno riuniamo i nostri soci e amici, tre volte l’anno. All’inizio anche più frequentemente, e poi col diminuire il numero di soci, un po’ meno.
La nostra associazione Amis du Frioul è stata creata in 2001. Il suo scopo era di riunire le famiglie friulane, nell’amicizia, e le tradizioni della nostra regione, fuori da qualsiasi idea politica. Per fare questo, abbiamo organizzato incontri festivi sia in Francia che in Friuli. Così ogni anno riuniamo i nostri soci e amici, tre volte l’anno. All’inizio anche più frequentemente, e poi col diminuire il numero di soci, un po’ meno.

INIZIATIVE. Un momento d’incontro dell’associazione in Friuli.
A giugno per una prima festa estiva in Francia, ad agosto per una riunione in Friuli e a dicembre per chiudere l’anno. La maggior parte di questi eventi sono stati condotti da artisti friulani, con sempre molto successo dai nostri ospiti. Abbiamo organizzato molte visite, e molti di noi, oltre ad amici francesi, hanno scoperto le bellezze della Francia e del Friuli. All’inizio eravamo più di 150 persone. Allo stato attuale, molti dei nostri membri sono scomparsi o non possono più muoversi a causa della loro età. È una popolazione che invecchia, e la generazione che segue non dà la stessa continuità di presenza.
Quest’anno, con un po’ di ritardo dovuto al Covid, celebreremo il 20° anniversario dell’associazione. Nel corso di questi due decenni abbiamo organizzato regolarmente vari eventi festivi, culturali e storici, in Francia e in Friuli. Nel quadro della cultura e delle tradizioni. Ne ricordo i principali in Francia: lo spettacolo lirico e storico su Venezia Il cantastorie e la diva; museo e giardini di Claude Monet a Giverny (Normandia); museo della madreperla a Meru; visita di una fattoria fortificata nell’Eure et Loir (Normandie-Perche); esposizione di diversi artisti friulani; esposizione Odorico a Rennes (Normandia).

INIZIATIVE. La statua dell’emigrante, nel modello in gesso nell’atelier dello scultore Renato Blasutta in Francia, anno 2010.
Siamo stati particolarmente impegnati per ricordare nel 2005 un grande artista e mosaicista, Gian Domenico Facchina. Un lavoro che ha riguardato una serie di impegni: rintracciare e ritrovare la famiglia; ristrutturazione della cappella funeraria nel cimitero di “Père Lachaise”; rimozione e trasporto, alla scuola mosaico di Spilimbergo, della croce e della vetrata per restauro; restituzione e rimontaggio delle attrezzature al cimitero e, infine, la cerimonia del centenario dalla scomparsa di Facchina alla presenza dei media. Sequals è la città natale del grande mosaicista, autore di opere monumentali quali l’Opera Garnier di Parigi, la Basilica di Lourdes, le Terme di Aix-les-Bains.

INIZIATIVE. Un’immagine di una festa di fine d’anno.
Molti sono stati gli appuntamenti di carattere sociale e ricreativo organizzati in Francia con l’invito ad artisti e gruppi friulani per allietare le nostre feste, come la Compagnia Teatrale di Ragogna (2 volte), i Trigeminus, Dino Persello, Beppino Lodolo (3 volte), Sdrindule (2 volte), Riccardo (3 volte), Angelico (I Bintars), ma anche artisti francesi, i ballerini brasiliani, prestigiatori, trio jazz-band.
Per rafforzare i nostri legami, abbiamo organizzato molti appuntamenti e visite in Friuli, come al Museo della medaglia a Buja, alla tipografia Graphistudio ad Arba, al Museo della Coltelleria a Maniago, all’azienda vinicola e museo a Codroipo (Pittaro); al Museo dell’Orologeria a Pesariis, alla Cjase Cocèl a Fagagna (museo vivente delle tradizioni della vita contadina); al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Tolmezzo, ma anche visite storiche al museo dedicato alla prima Guerra Mondiale e del tempio ossario di Timau.

INIZIATIVE. La statua dell’emigrante, opera in bronzo a Muris di Ragogna, anno 2011.
Un bilancio, quindi, molto positivo dell’Associazione, anche se di anno in anno vediamo un calo significativo dei nostri membri, a causa dell’invecchiamento. Le persone che sono venute da noi, erano immigranti arrivati in Francia tra il 1945 e il 1955. Questi, per lo più di età compresa tra i venti e quarant’anni, sono ora scomparsi. Rimangono nella nostra comunità quelli, pochi, arrivati giovanissimi con i genitori. Però i loro discendenti si sono pienamente integrati, e parecchi con la loro professionalità rappresentano e onorano oggi la Francia nel resto del mondo.
IN MEMORIA.
Questo testo ci è stato dato da Luigi Rangan per la pubblicazione su questa rivista, in occasione dell’incontro con la delegazione della Clape nel Mondo, il 6 agosto 2022 a Parigi.

IN FRANCIA. Immagine dell’incontro fra le delegazioni della Clape nel Mondo e quella dell’associazione Amis du Frioul a Parigi il 6 agosto 2022.
Luigi Rangan:
omaggio a un galantuomo che ha onorato il Friuli in Francia.
Lo avevamo incontrato, come delegazione della Clape nel Mondo, lo scorso 6 agosto a Parigi assieme al gruppo degli „Amis du Frioul”, l’Associazione di cui era entusiasta presidente. Quella riunione rimarrà nel cuore di tutti noi perché ci aveva trasmesso la sua umanità e la passione che metteva nel lavoro di questa antica associazione di friulani emigrati nel vicino Paese. Ci aveva parlato con entusiasmo delle cose fatte nel segno delle radici con la terra d’origine e ci eravamo dati appuntamento per ritrovarci, stavolta, in Friuli.
Luigi Rangan, presidente dell’Associazione „Amis du Frioul”, con sede a La Frette-sur-Seine, in Francia, che riunisce i friulani della zona di Parigi, ci ha lasciato l’11 ottobre 2022, all’età di 79 anni. Sono passati solo due mesi dal nostro incontro parigino e siamo rimasti costernati della notizia di questa repentina scomparsa che ci è stata comunicata dalla moglie, Madeleine, e dalle figlie Myriam e Sylvie.
Era nato ad Arba l’11 giugno del 1943 e emigrato in Francia nel 1952. Lo abbiamo apprezzato per la generosità con cui ci ha accolti e con lui abbiamo ricostruito la sua storia, simile a quella di tanti altri corregionali, fatta di impegno per mettere a frutto le sue capacità professionali, che lo hanno portato ad affermarsi nel campo delle costruzioni, soprattutto nelle ristrutturazioni dei negozi più qualificati, campo in cui era particolarmente richiesto proprio per le sue notevoli capacità.
Prima di lasciarci, ci ha dato uno scritto e tante immagini perché potessimo raccontare l’esperienza dell’Associazione nella rivista Legàmi. Un testo che è una testimonianza preziosa della sua appartenenza friulana. Lo pubblichiamo con il dolore nel cuore per la perdita di un amico, un galantuomo che ha onorato il Friuli in Francia, così profondamente legato alle radici d’appartenenza a una regione, la nostra, in cui tornava ogni anno.
Siamo sicuri, Luigi, che, da lassù, lo (ri)leggerai con piacere.
IN MEMORIA. Luigi Rangan con il gagliardetto dell’associazione con riprodotto il vessilo del Friuli, sfondo blù e l’aquila.